Il Decreto Salva Casa: Guida alla Conformità Edilizia e al Calcolo dell’Oblazione
Dal 28 luglio 2024 è in vigore il Decreto Salva Casa, un provvedimento introdotto dal Governo per risolvere le irregolarità edilizie tramite l’accertamento della conformità e il pagamento di una sanzione. Ma come ci si può orientare tra i moduli necessari e il calcolo dell’oblazione?
Gli uffici tecnici di fronte al Decreto Salva Casa
Raffaele Di Marcello, direttore del Giornale dell’UNITEL, descrive le sfide che il Decreto Salva Casa ha posto agli uffici tecnici comunali, impegnati nell’adattamento alle nuove disposizioni della Legge 105/2024. Gli uffici devono gestire diversi “dilemmi interpretativi” che rischiano di rallentare il lavoro degli Sportelli Unici per l’Edilizia.
La questione della modulistica
L’UNITEL ha già evidenziato, durante le audizioni parlamentari preliminari, la necessità di predisporre dei moduli unici nazionali per le istanze edilizie. Nonostante la legge sia già operativa, la modulistica adeguata richiede tempo per essere approvata e recepita dalle Regioni, ritardando l’operatività del provvedimento.
Nel frattempo, i Comuni accettano le domande sulla modulistica esistente, integrate da una dichiarazione del tecnico per garantire la corretta tipologia di intervento. Tuttavia, questa soluzione provvisoria presenta delle criticità, ed è compito del responsabile dello Sportello Unico adattare i moduli attuali per evitare il rischio di sanzioni.
Calcolo dell’oblazione nel Decreto Salva Casa
Il nuovo articolo 36-bis del DPR 380/2001 stabilisce che il rilascio dei permessi e della SCIA in sanatoria sono subordinati al pagamento di un importo di oblazione, pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile, determinato dall’Agenzia delle Entrate. Questo comporta un procedimento aggiuntivo per il Comune, che dovrà anche sostenere i costi di perizia stabiliti dagli accordi con l’Agenzia delle Entrate, attualmente fissati in 379 euro per giorno-uomo.
Questi costi sono a carico del Comune, il quale potrebbe trovarsi a coprire una passività nel caso in cui il costo della perizia ecceda l’oblazione calcolata. La normativa non prevede, infatti, che il costo della perizia sia sostenuto dal richiedente della pratica edilizia in sanatoria.
Tempi e complessità del procedimento
Il carico di lavoro per l’Agenzia delle Entrate si prevede elevato, con un possibile aumento dei tempi di istruttoria. Sebbene si attenda una Circolare ministeriale per chiarire le modalità di valutazione di sanzioni e oblazioni, la responsabilità di risolvere le difficoltà applicative resta sui funzionari comunali.
Riusciremo a trovare una soluzione in tempi brevi? Le prossime settimane ci forniranno, forse, una risposta.
Per consulenze sul Decreto Salva Casa e per assistenza nelle pratiche edilizie, contattami al numero 3403815279 o via email: architetto.tonolini@gmail.com sarò lieto di offrirti il mio supporto professionale.