La progettazione bioclimatica utilizza le caratteristiche dell'ambiente esterno per garantire il benessere negli edifici. Questo approccio è fondamentale poiché l'edilizia è responsabile del 40% del consumo energetico e del 51% delle emissioni di CO2 nei paesi industrializzati, contribuendo all'effetto serra. Il consumo energetico si suddivide in tre fasi: produzione dei materiali, costruzione degli edifici e gestione energetica. Il picco di consumo avviene in estate, quando aumenta la domanda di condizionamento, come dimostrano i recenti blackout in America e Italia.
Tradizionalmente, le fonti energetiche usate sono non rinnovabili, come i combustibili fossili, che sono destinati a esaurirsi e hanno effetti negativi sull'ambiente, contribuendo al cambiamento climatico e all'inquinamento atmosferico. Al contrario, la progettazione bioclimatica punta a sfruttare fonti energetiche rinnovabili (sole, vento, risorse idriche, geotermiche, maree, onde e biomasse) e a minimizzare il consumo energetico degli edifici. L'energia rinnovabile viene oggi utilizzata insieme a quella tradizionale per ridurre il consumo complessivo, con progetti sperimentali che talvolta sostituiscono completamente le fonti non rinnovabili.
Prima dell'avvento dei combustibili fossili, lo studio dell'ambiente e delle risorse disponibili era l'unico modo per mitigare le condizioni climatiche sfavorevoli negli edifici. Nel corso della storia, l'uomo ha sviluppato tecniche per ottimizzare le risorse disponibili e raggiungere il comfort necessario, tecniche che hanno fortemente influenzato l'architettura in diverse parti del mondo.
Con la diffusione dei combustibili fossili, l'energia è diventata più facilmente disponibile, portando i progettisti a fare meno attenzione al contesto ambientale e a trascurare tecniche tradizionali. Tuttavia, la crisi petrolifera del 1973 ha riacceso l'interesse per fonti alternative di energia. Da allora, la ricerca ha migliorato le prestazioni dei materiali da costruzione e la gestione energetica degli edifici, permettendo oggi risparmi energetici superiori al 50% (fonte ENEA).
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